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Conti correnti: ora contano anche quelli online

09/12/2017
Conti correnti: ora contano anche quelli online

La Banca d’Italia certifica l’ennesimo rincaro dei conti correnti per le famiglie italiane: oltre un euro in più dal 2015 al 2016 con i costi che sono passati da segnare in media 76,5 euro a 77,6 euro. L’indagine è stata condotta su 13.036 conti correnti bancari e 1.040 conti correnti postali, selezionati a partire rispettivamente da 618 e 52 sportelli postali, e la vera novità di questo anno è che per la prima volta ha incluso anche i conti virtuali: 836 conti online, il cui costo è risultato 14,7 euro in media in un anno, di gran lunga più basso rispetto a quello di un conto tradizionale.

L’aumento registrato sarebbe la conseguenza dei più alti canoni delle carte di credito e del crescente costo delle commissioni sostenute per le operazioni effettuate, che perdono comunque un punto passando da un numero di 144 a 143 mensili.

In "Conto corrente: come contenere i costi" diamo alcune dritte su come riuscire ad avere un conto senza sostenere costi ingenti e la conclusione è sempre che l’unico modo è scegliere un prodotto da gestire online. Quello che fa specie delle rilevazioni annuali della Banca d’Italia è che fino a questo momento i conti “accreditati” per valutare la dinamica dei costi fossero sono quelli appartenenti a istituti di credito con una filiale fisica, dunque nessun conto online.

Se si entra nel dettaglio dell’analisi, vediamo che la differenza in termini di spese fisse tra le due forme di conto è di 51,3 euro per un conto tradizionale e di 5,3 euro per un conto online (solo il canone della carta di credito è di 6,7 euro in media per i primi e 1,8 euro per i secondi). In quanto a spese variabili, abbiamo invece 26,3 euro per un conto in filiale e 9,3 euro per uno digitale.

Da notare la composizione dei costi, che per i conti online riguarda le spese variabili, pari a circa il 63 per cento del totale, mentre per i conti tradizionali non si supera il 34 per cento del totale.

Secondo l’Unione Nazionale dei Consumatori, gli aumenti dei conti sarebbero molto più consistenti, tanto da definirli “inverosimili”, e a ben vedere non riguarderebbero solo i costi standard ma anche episodi di spesa una tantum, come quelle di scrittura delle operazioni e dei salvataggi delle banche.

Per avere riscontro immediato di quanto riportato sopra, basta fare una simulazione sul portale di ConfrontaConti.it per un saldo medio attivo di 5.000 euro, frequenza di utilizzo media e accredito di stipendio o pensione. Il 27 novembre la migliore soluzione online è quella di BancadinAmica (CARISMI). Gli Interessi netti conseguibili sono di 55,35 euro al Tasso a regime dell’1,00% lordo. I costi da sostenere per apertura e gestione del conto sono zero, così il canone e i bolli. Nessun costo anche per i prelievi Bancomat/VPay gratuiti in tutta Europa. Se la stessa somma la mettiamo su un conto con gestione promiscua, online e in filiale, avremo sì una soluzione conveniente ma dovremo comunque sostenere un costo minimo di 24 euro. Che Banca! propone infatti il suo Conto Corrente Digital opzione filiale con Tasso a regime 0,00% lordo e interessi netti ugualmente nulli. I costi fissi in questo caso sono di 24 euro, imputabili al canone annuo di 2 euro al mese, mentre l’opzione "assistenza in filiale" al costo di 3,00 euro consente di operare anche in banca includendo ogni tipo di operazione. I prelievi sono gratuiti in tutto il mondo.

Nel nostro articolo "Perché disporre di un conto corrente?" riportiamo i dati dell’Osservatorio di ConfrontaConti.it sulla crescita del favore per i conti online, scelti dal 52,2% dei richiedenti, il valore più alto registrato dalla serie fin dal 2011. Più della metà di chi sceglie un conto corrente continua a preferirlo esclusivamente online, tagliando in maniera importante i suoi costi: d’altronde ricevere i documenti in digitale, domiciliare le bollette o effettuare ogni transazione online, in primis i bonifici, costa sicuramente meno che recarsi allo sportello, ed è oltretutto molto più facile e comodo.

Quella degli aumenti dei conti non è l’unica novità in termini di pagamenti, perché in questi giorni sono partiti ufficialmente i primi bonifici istantanei, una novità per il nostro sistema creditizio accolta finora solo da tre istituti di credito, Unicredit, Banca Sella e Intesa Sanpaolo. Ne avevamo parlato in "Arriva il bonifico immediato: solo dieci secondi per trasferire il denaro", spiegando che i bonifici immediati consentono di trasferire una somma di denaro in tempo reale, 24 ore al giorno, sette giorni su sette, con accredito sul conto del beneficiario e conferma al pagatore entro pochi secondi dall’ordine di pagamento. Il trasferimento del denaro avviene in soli 10 secondi, con notifica immediata del buon esito della transazione e senza possibilità di annullare l’operazione, che si perfeziona immediatamente e si traduce in tempo reale nella disponibilità delle somme sul conto del beneficiario. Il limite di denaro trasferibile è di 15.000 euro, soglia che in futuro verrà con molta probabilità aumentata.

A cura di: Paola Campanelli

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